Accantonamento TFR: che cos’è? Come si può calcolare? Quando si riscuote?
Quando viene stipulato un contratto di lavoro tra un datore di lavoro ed una nuova persona che è in grado di ricoprire un ruolo mancante entrambe le parti devono rispettare il patto scritto e firmato nel momento in cui il datore di lavoro decide di assumere questo nuovo addetto.
Da una parte la persona assunta deve rispettare gli orari, i ruoli e deve fare bene il suo lavoro per avere anche un compenso, e dalla parte del datore lo deve tutelare in caso di incidenti sul lavoro, mantenere il benessere sul luogo di lavoro e anche controllare il TFR di ogni persona che ha sotto contratto.
Cosa significa questa parola? Come si calcola e quando viene ricevuta?
Che cos’è?
La parola TFR è un acronimo e significa in parole semplici Trattamento di Fine Rapporto.
Ovvero è una somma di denaro che il datore mette da parte per ogni suo dipendente e lavoratore da quando lui lo assume sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. Questa somma di denaro viene data al lavoratore quando il contratto di lavoro stipulato termina e il datore di lavoro o non rinnova il contratto oppure il lavoratore in questione vuole cambiare tipologia di occupazione, oppure anche perché vuole andare in pensione.
Questa liquidazione è stata resa possibile grazie al decreto legislativo n.252 della data 5 dicembre 2005, inoltre grazie a questo trattamento di fine rapporto che il lavoratore interessato potrà andate in pensione, anche se la data in cui nacque veramente è il 21 aprile 1927.
Hanno diritto a questo TFR tutti i dipendenti lavoratori sia del settore privato che di quello privato.
Come si può calcolare?
Per calcolare questa liquidazione finale è necessario l’aiuto e la collaborazione di un contabile che affianchi il datore di lavoro.
La formula dell’operazione è il calcolo di ciascun anno di servizio e della quota pari non superiore all’importo della retribuzione data lo stesso anno diviso per 13,5.
La quota però è ridotta per le frazioni di un anno.
Il risultato che alla fine si ottiene è il trattamento di fine rapporto, va poi aggiunto un tasso per chi ha una famiglia che lavora sempre nella stessa azienda, e sono accertati dall’INTAT, questa percentuale parte dal’1,5% e può arrivare fino al 80%.
Quando si riscuote?
Come scritto in precedenza, questo TFR viene dato alla fine dell’attività lavorativa di un dipendente pubblico/privato sia quando ha deciso dopo un periodo di cambiare lavoro e sia perché vuole andare in pensione.
Bisogna inoltre tenere in conto un’informazione molto importante: in caso di fallimento dell’impresa/dell’azienda in cui il ed i lavoratori, insieme al datore, lavorano, i primi non perdono il diritto al TFR.
Il datore di lavoro è sempre obbligato a versare i contributi della retribuzione ai sui lavoratori e agli addetti finché questi non trovano un’altra occupazione più stabile e sicura.