DPI: come scegliere i guanti
Si riuniscono nella categoria dei DPI i cosiddetti Dispositivi di Protezione Individuale, ossia quegli indumenti e accessori che permettono di offrire una protezione a chiunque svolga un’attività lavorativa. Chiaramente a seconda del rischio a cui ci si sottopone mentre si lavora sarà importante avere a disposizione i giusti DPI. In particolare oggi vogliamo parlare dei guanti, considerando anche il fatto che le attività in cui le nostre mani sono a rischio infortunio sono moltissime.
Scegliere i guanti giusti
I guanti da usare come dispositivi di protezione si differenziano quindi a partire dal tipo di rischio contro cui pongono al riparo il lavoratore durante la propria attività. Si possono quindi trovare in commercio guanti che proteggono dalle avversità del clima, che mettono al riparo dall’esposizione alle radiazioni, isolanti per lavori sotto tensione e guanti antitaglio, adatti a chi utilizza seghe a catena, coltelli o altri accessori taglienti. L’elenco potrebbe continuare ancora, in quanto le situazioni potenzialmente pericolose sono svariate, soprattutto quando si tratta delle mani e degli arti superiori più in generale. Si possono sfruttare come DPI in ambito lavorativo solo guanti che riportino apposite indicazioni, che si ottengono solo attraverso specifici test voluti dalle norme vigenti, in Italia così come in tutta la Comunità Europea. Ricordiamo che la tipologia di rischio da cui il singolo guanto offre riparo è presente anche in specifici pittogrammi, che sono posizionati in genere all’interno dei polsini. Tali pittogrammi sono conformi alle normative europee e facilmente comprensibili.
Identificare i guanti più adatti
Si deve poi precisare che non tutti i guanti di una specifica categoria offrono la medesima protezione. A tale scopo è possibile identificare delle precise classificazioni, anche queste devono essere indicate vicino al pittogramma che indica il tipo di evento cui il guanto pone protezione. I guanti usabili come DPI sono raggruppabili in 3 differenti categorie: all’aumento del numero della categoria aumenta anche una maggiore protezione. Oltre a questo sul guanto deve essere presente anche il tempo di esposizione o il tipo di esposizione cui può essere sottoposto, prima che si rovini o si strappi. Per quanto riguarda i guanti che proteggono dal rischio meccanico, come ad esempio quelli resistenti al taglio, ne esistono di 5 differenti classi: la 1 permette di resistere a 1,2 cicli di un coltello circolare, la 5 fino a 20 cicli, prima che il guanto mostri un vero e proprio taglio. Ci sono poi materiali resistenti allo strappo, all’usura, alla perforazione. I guanti che proteggono dal rischio chimico e biologico sono anch’essi suddivisi in classi, in questo caso 6. A livello 1 resistono alla penetrazione di un prodotto chimico per 10 minuti, a livello 6 lo fanno per oltre 460 minuti.
Chi sceglie i guanti
La legge che riguarda l’uso e la scelta dei DPI è molto chiara per quanto riguarda obblighi e doveri. È fatto obbligo al datore di lavoro: scegliere, acquistare e fornire ai propri dipendenti i corretti DPI e la formazione necessaria a utilizzarli in maniera corretta. È invece obbligo del lavoratore usare i DPI di cui viene fornito in modo consono e richiederne la sostituzione quando mostrano chiaramente segni di usura.