Destinazione del 5 per mille: istruzioni per l’uso
Il 5 per mille è un meccanismo che consente a tutti i contribuenti italiani di devolvere una percentuale dell’imposta IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) a enti e organizzazioni che operano per finalità benefiche e di utilità sociale.
Questa percentuale, pari esattamente al 5 per mille, va in ogni caso saldata allo Stato, in quanto si tratta di un tributo obbligatorio per Legge calcolato in base al proprio reddito imponibile.
Per questo motivo il 5 per mille non viene considerata una donazione, ma una scelta libera che ogni persona può decidere di fare in totale autonomia. Inoltre, si affianca all’8 per mille (quota destinata allo Stato o alle confessioni religiose) e al 2 per mille (quota ai partiti politici), con la possibilità di esprimere una scelta per ognuno. In questa guida vi spieghiamo come effettuare correttamente la destinazione del 5 per mille, quali sono i possibili beneficiari e quali sono le scadenze del 2024.
Chi sono i beneficiari
Esiste una specifica lista dei possibili beneficiari del 5 per mille, che si può consultare pubblicamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Prima di tutto, tra gli Enti a cui è possibile destinare la propria quota IRPEF ci sono le Onlus e gli Enti del Terzo settore (ETS), comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, iscritti nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). Si tratta di organizzazioni, associazioni e fondazioni che operano senza scopo di lucro e svolgono attività di finalità civiche e solidaristiche e utilità sociale.
Fa parte di questa categoria anche Medici senza Frontiere, una delle più importanti organizzazioni umanitarie presenti sul nostro territorio, che interviene in tutte le emergenze umanitarie con numerose attività mediche, tra cui gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, chirurgia di guerra e routinaria, lotta alle epidemie e supporto psicologico per le vittime di traumi e guerre.
Tra i beneficiari del 5 per mille ci sono poi gli enti della ricerca scientifica, sanitaria e dell’università e le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e gli enti gestori delle aree protette. Altra destinazione possibile della quota dell’IRPEF è a sostegno delle Associazioni sportive dilettantistiche (Asd), riconosciute ai fini sportivi dal Coni, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale. Infine, è possibile la destinazione del contributo anche per il finanziamento delle attività sociali svolte dal proprio Comune di residenza.
Come destinarlo correttamente
La procedura per destinare il 5 per mille va attivata al momento della Dichiarazione dei Redditi annuale. Per farlo, è sufficiente compilare il modulo 730, il CU oppure il Modello Unico andando a firmare il riquadro specifico nella sezione dedicata e inserendo il codice fiscale dell’Ente a cui si vuole far arrivare la quota. Qualora mancasse questa indicazione, la somma sarà divisa tra gli enti che fanno parte della categoria indicata. Se invece non viene apposta alcuna firma, il contributo rimarrà allo Stato.
Chi non fa la Dichiarazione dei Redditi, ma vuole donare il proprio 5 per mille, può farlo utilizzando l’apposita scheda allegata alla Certificazione Unica (CU) o al Modello Redditi Persone Fisiche. Una volta compilata, la scheda va inserita in busta chiusa (sopra cui va scritta la dicitura “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”, con indicazione di nome, cognome e codice fiscale del contribuente) e consegnata a un ufficio postale o a una banca.
Scadenze 2024
Destinare il proprio 5 per mille è un’azione che può essere fatta da ogni contribuente, ma con determinate scadenze da rispettare.
Per il 730 ordinario e precompilato, il termine è il 30 settembre 2024, così come il Modello Redditi Persone Fisiche presentato per via telematica, mentre quello in formato cartaceo ha scadenza stabilita al 1° luglio 2024.
Già scaduta invece la data ultima per inviare la Certificazione Unica (CU) 2024 per redditi di lavoro dipendente (fissata al 18 marzo 2024). Infine, il Modello Redditi Persone Fisiche 2024 e redditi di lavoro autonomo devono essere presentate entro il 31 ottobre 2024.