Fisica nucleare: che branca è? A cosa serve? Dove si studia?
La fisica è una materia molto vasta che si sviluppa in diversi rami che vanno dalla meccanica classica fino all’ottica. In questa pagina ci focalizzeremo sulla fisica nucleare: vedremo a cosa fa riferimento, a cosa può servire e dove si studia, prima di andare a vedere quali sono gli sbocchi lavorativi per chi si specializza in questo campo.
Fisica nucleare: cos’è e a cosa fa riferimento?
La fisica nucleare è quella branca della fisica che si occupa dello studio del nucleo dell’atomo e di tutto quello che lo compone. A volte si tende a fare confusione, ma si tratta di qualcosa di diverso rispetto alla fisica atomica (che studia l’atomo nella sua interezza) ed alla fisica delle particelle, campi con i quali interagisce in modo molto stretto. All’interno di questa branca è possibile fare un’ulteriore classificazione:
- la fisica della struttura nucleare è composta da tutte le teorie che riguardano la formazione, la coesione dei nuclei e le loro proprietà statiche;
- la fisica delle reazioni nucleari invece studia i processi attraverso i quali due o più nuclei interagiscono tra loro per formare nuovi nuclei frammentandosi, fondendosi o emettendo ulteriori particelle.
A differenza di quello che si può pensare, la fisica nucleare ha origini molto antiche: Democrito parlava di atomi già ai tempi dell’antica Grecia. In realtà per vedere quella che può essere considerata la prima teoria atomica bisogna attendere fino all’ottocento grazie a John Dalton. Altri nomi illustri che hanno approfondito questa materia sono quelli di Marie Curie, Enrico Fermi, Miels Bohr e, ovviamente, Albert Einstein.
Dove si studia e che sbocchi lavorativi offre
La fisica nucleare è una delle materie insegnate nelle varie facoltà di Fisica presenti in Italia; tra gli atenei da prendere in considerazione ci sono le università di Milano, di Trieste, di Bologna, di Pisa e di Firenze, la Sapienza di Roma e la Federico II di Napoli; altri istituti che prevedono questa facoltà sono il politecnico di Milano ed il politecnico di Torino. Chi segue questo tipo di studi può accedere a diversi campi lavorativi. Ovviamente uno degli sbocchi più comuni è quello relativo alla ricerca ed all’insegnamento, ma per andare più nel dettaglio, chi si è specializzato nella fisica nucleare potrà trovare un’occupazione nell’ambito ambientale, nel settore della medicina nucleare, nel settore della geologia ed in agricoltura, ma anche nell’ambito dei beni culturali e nello sviluppo di tecnologie avanzate per l’elettronica, l’informatica e le reti di calcolo.