Giorgos poeta greco: chi era? Con quale opera ha vinto il Nobel?
Giorgios Seferis è stato un poeta greco, vincitore del premio Nobel.
Nacque nel 1900 a Smirne, ed è noto nel mondo per la sua particolare visione della poesia, e dei contenuti di valore che ci ha lasciato. Viene ricordato come L’Odisseo del Novecento, ed è il poeta più conosciuto al mondo insieme a Kavafis, Elitis, Ritsos.
Seferis è stato anche un saggista e un diplomatico.
Nel 1963 vinse il Nobel per la letteratura.
Biografia
Nato nel 1900 e morto nel 1971, visse in un periodo particolare per il mondo, di guerre di entità mai vista prima e di forti cambiamenti, oltre che di evoluzione per la società.
Un periodo difficile per chi era poeta e scrittore, soprattutto se si schierava contro quelle dittature che si instauravano in quel periodo.
Giogios Seferis si forma a Parigi seguendo studi di Giurisprudenza, probabilmente per volere del padre o per seguire le sue orme, un noto giurista e letterato.
Nel 1922 fu profondamente toccato nell’animo dalla Catastrofe dell’Asia Minore, quando svanì ogni sogno di una potenza ellenica. Conseguentemente a questo evento, parlerà spesso di popoli e civiltà in esilio all’interno della sua poesia.
Negli anni successivi ritornò ad Atene ed entrò a far parte del corpo diplomatico.
Si trasferì negli anni successivi a Londra, dove studiò da vicino la poesia di Elliot e di altri autori francesi come Mallarmé e Valéry. Realizzò numerose traduzioni delle loro poesie, e le utilizzò come fonti di ispirazione. Fece anche diversi studi di poesia greca antica, cominciando da Omero, l’Odissea, Erodoto, Kalvos e Kavafis. All’interno dei suoi studi inserì quindi anche poesie elleniche moderne, per lo più provenienti dalla sua terra.
Nel corso della sua vita visse in un numerosi paesi, il che gli permise di avere una mente aperta, e di toccare con mano diverse realtà che si stavano realizzando in quel periodo. Visse a Parigi e Londra, e soggiornò in Albania, in Nord Africa e in Medio Oriente. Certo, queste esperienze non gli fecero mai perdere le sue radici greche, che erano sempre vive in lui.
Nel 1969 prese posizione contro la Dittatura dei colonnelli in Grecia, tanto che, quando morì due anni dopo, fece trasformare il suo funerale in una dimostrazione contro il governo militare.
L’opera di Giorgios Seferis
All’interno della sua opera troviamo dei simboli ricorrenti, tra cui le pietre, le statue, e le voci remote.
Delle sue opere ricordiamo le più importanti:
- la Svolta, 1931
- La cisterna, 1932
- Giornale di bordo, 1940
- Giornale di bordo II, 1944
- Giornale di bordo III, 1955
- Tre poesie segrete, 1966
Infine, non si può non nominare Sei notti sull’Acropoli, quello che fu il suo unico romanzo.